Prima di tutto: chi è il Broccolo di Recensioni oneste?

*La biografia ho provato a scrivermela da sola, ma parlare di me è difficile, perché sono un Cancro ascendente Leone, quindi tipo sono una egocentrica che però si sente intimamente spazzatura, quindi era tutto molto difficile. Ho chiesto aiuto a Mascella, che ha grugnito come sempre, ma poi me l’ha scritta lui e io non avrei potuto descrivermi meglio.

Francesca Zanin, classe ’93, aostana.
Adottata da mortali, in realtà figlia segreta di Dioniso, scopre la sua passione ludica solo di recente (“Quindi qualcosa oltre l’alcool c’è!” “Parrebbe”). Mossi i primi, teneri passi alla ricerca di un suo menu personale, scopre che il gusto migliore è un arcobaleno di sapori.
Ogni gioco ha qualcosa da dire e tutto si accompagna bene con la birra o il vino, quindi si assaggia di ogni.
Ciononostante, vive nella costante dicotomia del profondo odio per ogni tipo di miniatura, pupazzo, ammasso di plastica o resina e dello smodato amore per i wargames (“I giochi potrebbero essere fatti anche di sole tesserine” “Trasalisco”).
La scrittura semplice di Recensioni Oneste nasconde in realtà una temibile professoressa di italiano del liceo e la cosa che più ha in comune col blog è la precarietà.
La sua personalità può essere vista come i suoi due gatti: dall’aspetto elegante e severo, intimamente dei verri mangiaghiande.  Un tavolo, un gioco, gatti, amici e alcool e il Nirvana per lei è lì, tutto in una sera

Passiamo alla seconda domanda: perché un broccolo?

La prima volta che Recensioni oneste ha aperto, l’immagine logo della pagina era questa:

L’avevo trovata così, a caso, su Google immagini e mi sembrava adatta. La storia tra me bambina e i broccoli mi ricorda la storia tra me – più grande – e i giochi.

Non me li sono filati per anni (i broccoli e i giochi) pensando che mi avrebbero fatto schifo, poi una volta ne ho provato uno e mi piaceva. E pure parecchio.

Poi, l’immagine è stata sostituita da una creazione nata dalle mani pazzesche dell’illustratrice Carolina Grosa, che ha reso il broccolo protagonista e recensore agguerrito.

Terza e ultima domanda: chi sono gli altri giocatori?

Quando gioco, a fine recensione, scrivo sempre con chi ho giocato. Per rispettare la loro privacy, però, non inserisco mai i nomi veri, ma un nickname: qualcosa che mi piace di loro, qualcosa che li descrive, qualcosa che fanno. Il gioco sta anche lì: riconosceteli, imparate a conoscerli. Spesso sono gli stessi, ogni tanto se ne aggiungono, talvolta scompaiono. Dopo un po’, vi sembrerà di essere al tavolo con noi.