Horizon Zero Dawn – The Board Game

Autore: S. Matthews
Giocatori: 1-4
Durata: 60 – 90 minuti

Premessa che io quando giocavo al videogioco (come tutti i videogiochi) ero di un’altra tattica, super sneaky, assassina, della serie nessuno mi deve vedere e mi deve rompere le palle e dovete morire tutti in silenzio, MA detto questo, sto gioco si presenta carino nonostante le miniature.

Vai a caccia con l’obiettivo di completare la caccia e, se ci riesci, già che ci sei, la metti nel deretano al tuo compagno di caccia, perché comunque lui è una pippa e tu sei il Gran Maestro della Caccia e lui deve solo subire, muto, schiavo.

Questa volta la pippa sono stata io MA è stato solo perché Mascella ha fatto il furbino, perché io gli ammazzavo i nemici e poi lui veniva giusto per dare il colpo finale e prendersi i punti.

Giocato con: Mascella (e chi se no? Stiamo in quarantena)

GiocAosta 2020

Recensioni oneste nasce con la cazzimma e ogni cosa che fa la condisce con un cazzoqui e un vaffalì, però il cuore si scioglie quando pensa a GiocAosta.

E nonostante le mie mani siano state disinfettate più volte in quattro giorni che in tutta la vita, nonostante il caldo, nonostante quello che voleva comprare il gioco Posizioni Esplosive (la versione hard del noto titolo Ghenos), nonostante la signora che ha preteso di palpare un intero blocchetto di biglietti della Lottericca perché doveva “sentire” quello vincente, quando si finisce GiocAosta si riesce solo a pensare che mancano ancora troppi giorni al GiocAosta successivo.

L’anno scorso chiudevo la recensione di GiocAosta 2019 dicendo che GiocAosta 2020 sarebbe stato di sicuro un altro successo. Mentre la rileggevo, ho pensato minchia, che cazzo di portasfiga che sono, adesso mi sbattono fuori dall’associazione.

Poi ho pensato che non è vero: che se l’anno scorso è stato quello del disagio, questo è stato quello dell’eroismo. GiocAosta sarà per sempre la più bella manifestazione a cui potrete mai partecipare.


PS. Comunque di disagio ce n’era a secchiate anche quest’anno, state tranquilli.

Black Orchestra

Autore: P. DuBarry
Giocatori: 1-5
Durata: 90 minuti


Tu cambi la storia e devi fare in modo che dei quaranta e più attentati che hanno realmente provato a fare a Hitler, ne funzioni almeno uno.
Il fatto che io adori questo gioco anche se è un collaborativo la dice lunga, ma voglio dire, contiene alcune tra le cose top dei giochi e della vita, tipo:
1. Veridicità storica accuratissimissimissima
2. Momenti in cui dici NOOOOOOOOOO MADRE DE DIOS
3. Momenti in cui dici SBABOOOOOOMMMMMM MUORI BASTARDO
4. Hitler protagonista

Ho giocato due partite, quindi ci mettiamo tutti insieme:
– Mascella
– Giardiniere metallaro
– Domatrice di Kiwi
– Il buon fisioterapista
– Il cat sitter


Escape Plan

Autore: V. Lacerda
Giocatori: 1-5
Durata: 60 – 120 minuti


Prendi i soldi e scappa.

Sì, lo so, è una recensione arida e triste, ma io devo dir la verità, proprio non ho sentito l’emozione, il brivido, il porcaputtana che saliva. E dire che ho pure vinto, che di solito mi fa sentire felice e intelligente. So sad. Voto 4,5.

Fun fact: il gioco costa come la droga e io ho rotto un pezzo ancora prima di finire la spiegazione. Chi conosce Mascella sa il pericolo di vita che ho corso.

Monelli e ribelli:
– Mascella
– Giurista sfruttato dal sistema
– Il rapido spiegatore
– Il buon fisioterapista

On Mars

Autore: V. Lacerda
Giocatori: 1-4
Durata: 90 – 150 minuti (durata percepita nella prima ora di gioco: 3 ore)

Questo gioco si inserisce nel filone di “terraformiamo gli altri pianeti”, dicesi anche “facciamo come gioco ciò che saremo costretti a fare entro 200 anni perché stiamo sovrappopolando tutto”.

Alcune annotazioni di carattere tecnico-scientifico-allacazzo:
1. ci hanno messo meno a scoprire l’acqua su Marte che Mascella a spiegare il regolamento
2. mi sono sentita come quelli che dicono “uhuuu non so niente” e poi prendono la lode, perché non ho capito le regole almeno fino alla seconda ora di gioco e poi ho vinto.
3. sto gioco è solo per i germanlover o per quelli che hanno problemi di insonnia

Gli diamo un’altra chance perché l’ultima mezz’ora, quando ho capito che cazzo stavo facendo, mi è parso caruccio: 5,5 (ma tanto la Azzolina quest’anno promuove tutti).

Terraformisti:
– Mascella rapido spiegatore (sarcasmo off)
– Il buon fisioterapista
– Giurista sfruttato dal sistema

Festival des Jeux de Cannes – Jour DEUX (2)

IL PRESENTE FESTIVAL SI È SVOLTO QUANDO ANCORA NON CI STAVA L’ALLARME PANDEMIA.

NESSUN VIRUS È STATO MALTRATTATO PER SCRIVERE QUESTA RECENSIONE.

Ridendo e scherzando mi sono accorta che mancava ancora il Jour DEUX, partie DEUX, che è pure la parte in cui abbiamo giocato ad alcuni giochi bellini.

Team 3

Come le tre scimmiette: uno non vede, l’altro non sente, il terzo non parla ma dovete comunque costruire la costruzione che vi viene detta nella schedina. Fa ridere ma ho l’impressione che dopo la terza partita ti vien voglia di interpretare la scimmietta che muore. Voto 6,5.

Papillon

Ma che carino, pescando delle tesserine ti costruisci il giardino e se è bellobbello ci vengono tante farfalline. Questo è bello vero, per chi inizia ma non vuole giocare a Carcassone che ci ha tritato la uallera. Voto 9!

Paris New Eden

Mah, non lo so. Mi sembrava il tema di un alunno medio: tanta roba, buttata a caso, non un legame logico, ma poi ogni volta che chiedevi una spiegazione vi sembrava che tutto funzionasse perfettamente.
Vi vorrei pure dire come si gioca ma son talmente confusa che non mi ricordo manco bene l’ambientazione. C’era Parigi… Poi dei lavoratori da piazzare… Gli insegnanti, i soldati, i libri… Mah. Non lo so, giudizio sospeso. Rimandato a settembre, come il mio alunno medio.
Abbiamo giocato anche a Baron Vodoo, ma quello ve lo recensisco un’altra volta, perché ci abbiamo giocato alla velocità della luce mentre ci stavano sbattendo fuori dalla fiera, quindi ci gioco con calma e vi faccio sapere.

OK ABBIAMO FINITO. Cannes è stata come al solito super bella e questo è stato anche grazie a:
– Il rapido spiegatore
– CA-PO GI-TA
– Pompiere salva-gattini
– Mascella
– Sveglia all’alba
– TantiAuguriAnanas
– Gambe pieghevoli (ma non mi ricordo manco il perché di sto soprannome)
– Un posto al sole che viene rinominato in La versione simpatica di Alexa

Festival des Jeux de Cannes 2020 – Jour DEUX (1)

Mi sono accorta di dover dividere il post in due parti se no diventava una roba pallosissima, sia da scrivere sia da leggere. Quindi ecco qui le mie impressioni, leggermente migliorate ma senza esagerare, dei giochi provati durante il JOUR DEUX.

Mawi

Cose che salviamo di questo gioco:
– I gatti che sono carini sempre
– Il fatto che le carte vanno giocate in modo da fare nove, come le nove vite dei gatti
– Il nome, che è un po’ tipo “Maow”, ma anche “Mais oui”.

Cose che non salviamo di questo gioco:
– Il gioco stesso.
Cinque.

What’s missing?

Ti danno una carta e tu dovresti disegnare tutto l’ambiente intorno per far capire ai tuoi amichetti che cos’è che manca. Con questa meccanica, il gioco è un po’ uno smarronamento, ma noi abbiamo giocato disegnando cose varie che ti potevano far indovinare e ci siamo divertite come delle dementi. Con la variante, perciò, il gioco sale a 8. Altrimenti, se vi piace seguire le regole standard, dimezzate.

Rythme boulet

Tipo la brum del mmm ha un pss nella mh, ma con We will rock you in sottofondo. 7.

Dream runners

Il primo gioco davvero caruccio della giornata. Devi cercare di dormire bene, sognare cose bellissime, non fare incubi, guadagnare un sacco di ricchezze (che non fa mai male, nei sogni meglio essere ambiziosi).
Se guardate il mio segnalino, si può notare che evidentemente i miei problemi con il sonno li traspongo pure nei giochi da tavolo e ho perso malissimo. Nonostante la mia insonnia, al gioco diamo 7,5.

Royaume de sable

Allora, non mi soffermerò sul gioco, vi dirò solo che è carino (tu incastri le rune tipo tetris e devi comporre dei palazzi) ma farò un’invettiva perché io dico, MA TU, spiegatore, perché mi devi dire la regola sbagliata, così io mi annoio da morire per una partita che mi sembra durare in eterno, e mi dico uuuuh sto gioco sarebbe anche carino solo CHE LENTO, poi mi incarto, allora chiamo un tuo collega e gli dico guarda, sono incartata, che faccio?, e lui mi dice mais non, sciocca italienne, tu peux superposer les morceaux, COOOOOOSA?, dico io, mais oui, MA SUPERPOSER VUOL DIRE FAR COSÌ?, e gli metto i pezzi uno sopra all’altro, oui oui t’a capis bien, dice lui, se no sto jeux sarebbe una pall,  EH SCERT, dico io, comunque vabbè, non classificato perché non ho idea di come sarebbe sto gioco se lo avessi giocato con le regole giuste.

Festival des Jeux de Cannes – Jour UN

Premessa: io capisco tutte cose, il maltempo, il terreno, gli smottamenti, il coronavirus, ma zio billi, è proprio necessario fare millemila km su una corsia sola perché ci sono lavori di manutenzione in autostrada mannaggialcazz? Ok.

Siamo perciò arrivati un po’ tardi quindi abbiamo giocato poco/pochissimo.

Parto dal secondo e ultimo gioco che ho provato, perché poi voglio salare in libertà.

Catch the king

Gioco tipo scacchi ma condivide un po’ di regole di altri giochi simili agli scacchi (tipo dama). So che vista la recensione penserete che merda, invece sorprendentemente 6,5.

Ora veniamo a Wormlord.

Ma io dico, ma puoi fare un gioco solo perché hai dei lacci di scarpe che ti avanzano allora il gioco è ANNODA I LACCI? Io devo spendere dei soldi per ANNODARE I LACCI VELOCISSIMA? Ma io cammino pure con le scarpe slacciate perché mi rompo il razzo ad allacciare continuamente e tu NO VABBÈ ma questo non è manco un gioco da tavolo dovete morire tutti.

A Cannes con:

Mo sto in fila per fare il giorno DEUX e non ho sbatti di far l’elenco, lo faccio domani amici, un bacino

Chthulu Dice

Autore: S. Jackson
Giocatori: 2 – 6
Durata: 5 minuti

Voi mi dovete spiegare questa cosa:

Lanci il dado e succedono cose = gioco che fa schifo

Lanci il dado, succedono cose (impazzisci, rinsavisci, fai impazzire altri) e c’è anche Chtulhu nell’ambientazione = EHUUU GIOCONEEEEEE

Mah. No.

Giocato con:
– Cat Sitter
– Buon fisioterapista
– Mascella (che si vanta di aver gusti raffinati ma poi propone sempre di giocare a sta roba)

Dixit

Autore: JL. Roubira
Giocatori: 3 – 6
Durata: 30 minuti (noi però un’oretta)

Il gioco consiste nel capire quali tra i giocatori al tavolo ha più disagio nel cervello, e si capisce quando uno chiama “Turchia” la carta in cui un omino mangia le case, perché “Eh ma Erdogan sta mangiando il futuro dei Turchi!”. MA COSA VUOL DIRE ma io se mi dici Turchia penso a Aladdin, ai baklava, agli Ottomani, specie se sul tavolo ci sta l’immagine di uno che tira fuori un serpente con il flautino, è CHIARAMENTE Turchia, vabbè, ma che ci gioco a fare con voi.

Voto comunque 6.5 perché voglio dire, “il gioco è un po’ facilotto, ma i disegni sono stupendi” (cit. CHIUNQUE)

Giocato con:
– Oscura Maestà
– betrügen Seife
– Doctor Nino
– Un noto imprenditore nel ramo dell’ottica
– Mascella