I mostri escono dalle botole, tu le chiudi tutte prima che arrivi il mostro gigante a spaccarti.
Tutto bello, se non fosse che include due dei mali del mondo: i dadi e la collaborazione. Dio, come odio collaborare.
Superato il trauma, però, è caruccio e spappolare cose è sempre una simpatica occupazione.
Voto: 6 e mezzo
Giocato con:
Devi incastrare le scale alla cazzo sperando che stiano su con cura e maestria.
È tipo Jenga! ma al contrario, aggiungi anziché togliere, con le scale al posto dei mattoncini, con un dado che ti dice con che criterio posizionarle, con delle penalità se tocchi la nuvola, con le lacrime della luna, ok scusate non assomiglia a Jenga manco per niente.
Voto: 8
Giocato con:
Al mio segnale… scatenate LA NOIA!
Vinto senza sapere come, giocato senza sapere perché.
Mi dispiace Mascella, a te sto gioco piace tanto, ma io non ci giocherò più, ma manco nei campi Elisi.
Voto: 4
Giocato con:
Sei Greta Thunberg e devi piantare alberelli qua e là che fanno bene al pianeta.
Più il tronco è lungo, più si vince (ma d’altra parte questa è una regola generale). Se il tuo tronco è talmente lungo da oscurare gli altri, allora sei Rocco Siff bravissimo.
Voto: 7
Giocato con:
Sei un camionista, porti in giro le mentine, guadagni punti, girano le pa ruote.
L’unica cosa peggiore rispetto a interpretare il ruolo di un camionista è, forse, essere un camionista (respect). Never more: 4.
Noia con:
B O M B A!
Sei il proprietario di una galleria d’arte e, se il mondo fosse un posto meraviglioso, lo scopo di questo gioco sarebbe creare un museo di livello qualitativamente ineccepibile, ma chi se ne frega dell’estetica e dell’arte per l’arte, qui l’obiettivo è FARE LA GRANA.
Quindi tu, novello Sgarbi, fai l’X Factor degli artisti, vendi i loro quadri (possibilmente con contratto regolare), compri, esponi, CAPRA!, cerchi di far in modo che nel tuo museo entrino ricchi, collezionisti e Vipsss.
Sto gioco entra nella mia top 10, mi sa, quindi si cuzza un bel 10. Unico difetto è che avrei voluto durasse 4 o 5 ore anziché 2.30.
Giocato con:
Premesso che io vengo naturalmente indisposta dalle miniature e mi girano in partenza quando le devo usare
Premesso che non me ne frega niente se state per dirmi MA COMEEE LE MINIATURE SONO FICHISSIME SEI PAZZA NN 6 1 DI NOI
Premesso che in sto periodo in Giappone c’è l’hanami e ci sentiamo tutti più buoni
Premesso che non facevo recensioni da un mese e quindi ho la lama poco affilata
Premesso che non ho capito se eravamo noi forti o i mostrini a essere scarsi
Premesso che i giochi ambientati in Cina o Giappone per me diventano automaticamente il modo per sfogare razzismi repressi parlando come una deficiente per imitare la lingua (si schelza, chialo)
A me, nella sua semplicità, è piaciuto prendere tesori e falciare sti yokai come se non ci fosse un domani. Plomosso con 8.
Giocato con:
NC.
Nazisti Controgliinglesi.
Nonfategiochiin Cuidevofare18coseinsiemeporcoildemonio.
Noiavevamotrovatouna Cazzodinavenemicaedèscomparsa.
Nonhominimamente Capitostogioco.
Néioné CatsitternéilgiuristanéMascella.
Non Cigiocheròmaipiù.
Nonhocapitoun Cazzocon:
Sei un ragazzomucca e puoi scegliere se essere buono, quindi acquisire punti leccando il popò dello sceriffo, acciuffando banditi, acquistando e vendendo il bestiame con regolare fattura, o essere monello, derubare la banca, giocarti tutto al poker e fregando le mucche altrui.
Io ovviamente ero un ragazzaccio, avevo aperto la partita con una rapina a mano armata e una taglia enorme sulla testa, ma poi quei noiosi dei miei amici si sono messi tutti a fare i robbosi legali e addio sogni di gloria.
Gioco bellino ma un po’ lento, le balle di fieno non sono solo di ambientazione ma sono quelle spostate dal vento nel deserto prima che torni il tuo turno. 6 ma con scarsa convinzione.
I cowboys:
Altre jour, altres jeux!
Aujourd’hui je me suis concentré surtout sur jeux brefs et idiots, donc il y a beaucoup de choses à commenter donc INCOMMINCION:
Trool Park
Carucc! Tu as un luna park e tu dois chercher de accontenter tous, donc tu dois faire les stands avec les bonbons, avec les choses divertentes, avec celles qui font peur… E bon, à second qu’il y a le soleil, la piogg ou la neige tu fais de points, et il arrive aussi le ispecteur qui dit “mmmhhh allorsss comment ça va dans ce luna park?” e si tu es plus bravo que tes amis tu gagne ET MOI J’AI TOUT GAGNÉ (suq tous). 8,5
Stay cool
Jeux DÉ-FI-NI-TI-F, métaphore de mon travail (et de la plupart des travaux): tu es tout seul et il y a des personnes qui continuent à te faire des domandes (ad exemple: quant lettre a le mot ASPARAGO?) et tu dois répondre à la première personne avec des dads, e à la seconde personne à voix, mais CONTEMPORAINEMENT, donc tu ne comprends plus rien et c’est tout un macell pazzesc: 10!
Selfie Safari
Tu fais un selfie en imitant des animaux et tes amis doivent te réconnaitre. Je viole la privacy seulement parce que une photo vale plus que mille mots. Selon mon modest (et onest) avis, ce jeu mérite le Spiel des Jahres, l’As d’or, Gioco dell’Anno, Oscar pour la meillure photographie (Alfonso Cuaròn lèvete), Nobel pour la paix, ecc ecc. 11.
Plouf Party (gioco gigante)
Un peu une bojate anque ste jeu-ici, tu te déplace, tu fais tomber les autres en piscines, aha, splash splash, hihi, mais anque non: 5.
Kids of London
Tu est un ragazzacc qui rube aux riqques gens de Londre. Mah: jouez-le seulement si vraiment vous avez terminé les jeux a disposition. 5.
Jurassic Snack
Va bien que les dinosaures sont toujours bellines, mais un peu DEUX PALLS, dans ce jeu ne succed NIENT tutt la partie à part le fait que tu nais, tu manges et tu meurs (mais ça succed pur si tu n’est pas un dinosaure): 2.
Scare it
On continue avec la catégorie un peu DEUX PALLS: le chien fait peur au chat (ok), le chat fait peur à la souris (super ok), la souris fait peur à l’élephant (je ne sais puorquoi mais on dit qu’il est vrait), l’élephant fait peur au chien (mais puorquoi?!). Uffffff: 4.
Et boooon c’est terminééééé AU REVOIR GROS BISES BISOUX BISOUX MIPIACITU.
Ps. Cannes, quand-même, est – selon moi – un des meilleurs Féstival que j’ai visité: si vous savez le français (comme moi, d’altrond…) et si vous pouvez, allez-y!